Ecco l'ultimo tipo di etichette da analizzare, quelle del III tipo. Si distinguono perché l’obiettivo non è quello di indicare l’eccellenza ambientale di un prodotto, ma di presentare le informazioni sul suo ciclo di vita, lasciando il confronto al consumatore.
Le caratteristiche
Un’etichetta del III tipo permette
di comparare diversi prodotti sotto il profilo ambientale grazie alle
informazioni contenute nella dichiarazione, che si presenta come un biglietto
da visita del prodotto. Spetta ai consumatori individuare il prodotto
“migliore” leggendo le etichette dei due prodotti e quindi scegliere quello
che si presenta con un minor impatto ambientale. È come se il consumatore
scegliesse sulla base di una lista di pro e contro.
L’etichetta del terzo tipo richiede
una particolare attenzione da parte del consumatore nel momento in cui
confronta due prodotti. Infatti, affinché si possano confrontare gli impatti
ambientali generati da due articoli (ad esempio due quaderni prodotti da due
aziende diverse) è necessario che il metodo di analisi sia avvenuto nello
stesso modo. Due etichette del terzo tipo, quindi, sono comparabili quando il
calcolo degli impatti ambientali è avvenuto seguendo le stesse regole ed è
stato verificato da un controllo indipendente.
Il metodo che viene utilizzato è il
Life Cycle Assessment (LCA), attraverso cui si individuano gli impatti
ambientali connessi alle diverse fasi del ciclo di vita di un prodotto. È un
metodo che risponde ad una serie di norme tecniche universalmente riconosciute,
della 14040.
L’EPD
Una delle etichette del terzo tipo
più famosa è l’EPD, Environmental Product Declaration, nata in Svezia nel 1997.
È una dichiarazione degli impatti ambientali di un prodotto/servizio fatta
secondo la metodologia LCA e certificata da un verificatore indipendente.
Affinché le dichiarazioni siano
comparabili, lo schema EPD ha definito delle regole per eseguire l’analisi LCA
per alcune macro-tipologie di prodotto, chiamate PCR (Product Category rules).
Immaginiamo che i produttori X e Y
facciano entrambi mele e decidano di certificarle secondo l’EPD. Dovranno
eseguire un’analisi LCA seguendo le stesse regole PCR stabilite per il prodotto
mela e sottoporle ad una verifica esterna. Al termine avremo due mele prodotte
in modo diverso entrambe certificate EPD i cui risultati dell’analisi sono
comparabili. I consumatori potranno confrontarle e decidere quale acquistare
tenendo conto degli impatti ambientali.
Una dichiarazione alquanto diffusa è
la Carbon Footprint, o impronta di carbonio, di Carbon Trust, indicata dal
simbolo dell’impronta del piede.
A differenza dell’EPD, che fa una
valutazione di tutti gli impatti ambientali che si possono generare per
produrre un bene (esempio impatto idrico, atmosferico, impatto sul suolo…) la
carbon footprint è settoriale, perché riguarda solo le emissioni di CO2.
Pertanto, un’etichetta EPD e quella della Carbon Footprint non saranno
totalmente comparabili, potrebbero esserlo solo per l’aspetto delle emissioni
di CO2, ma occorrerà accertarsi che le fasi del ciclo di vita
comprese nelle due analisi siano le stesse.
È bene tenere presente infine che
non tutte le impronte della carbon footprint sono le stesse. Carbon Trust, ad esempio, dispone di diverse etichette per comunicare aspetti diversi.
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Reducing CO2 Indica che l’Azienda
che ha prodotto quell’articolo si sta impegnando a ridurre le emissioni di CO2
relative. |
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CO2 Measured Indica che le
emissioni di CO2 del prodotto sono state misurate |
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Lower Carbon Indica che la carbon
footprint del prodotto è più bassa di quella media del mercato |
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Carbon Neutral Questa espressione
indica che la carbon footprint è stata ridotta e le ulteriori emissioni
compensate. |
Oltre alle etichette di
Carbon Trust esiste anche quella della carbon footprint di Legambiente, che ha
il seguente simbolo.
L’etichetta “Per il clima” riporta
la quantità di gas a effetto serra generata da un prodotto o da un servizio
durante una o più fasi del suo ciclo di vita. Anche in questo caso l’analisi
segue dei metodi e criteri riconosciuti e viene certificata da parte terza.
Immagine etichetta EPD: https://www.environdec.com/home
Immagine della carbon footprint legambiente: https://upload.legambiente.org/viviconstile.org/documents/Etichetta_Storia.pdf
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