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Le etichette ambientali del primo tipo

 

Non tutte le etichette ambientali sono uguali, ne esistono di diverse tipologie raggruppabili in tre macro categorie. Di seguito andremo ad approfondire quelle definite del primo tipo.


Come nascono le etichette ambientali?

Le etichette ambientali si inseriscono nel quadro della Politica Integrata di Prodotto dell’Unione Europea, il cui obiettivo è quello di unire il miglioramento ambientale a quello della qualità dei prodotti. Tra gli strumenti che supportano tale politica le etichette ambientali permettono di fornire ai consumatori le informazioni per scegliere in modo consapevole cosa acquistare.

Un aspetto molto importante dell’etichetta del primo tipo è l’analisi del ciclo di vita del prodotto, brevemente detta LCA (dall’inglese Life Cycle Assessment). L’ LCA consiste in un’analisi degli impatti ambientali che si originano durante la realizzazione di un prodotto o di un servizio, includendo tutte le fasi del suo ciclo di vita.

Consideriamo un prodotto, ad esempio una mela, e pensiamo alle fasi che compongono la sua “vita”: avremo la semina, la coltivazione, la raccolta, il trasporto, l’eventuale imballaggio, l’acquisto, e infine lo smaltimento come rifiuto. Per ognuna di queste fasi, appunto del ciclo di vita, si possono individuare degli impatti ambientali. Fare un’analisi LCA consiste esattamente in questa identificazione e nelle successive valutazioni quantitative, che per il momento non verranno qui trattate.

L’Analisi LCA viene eseguita attraverso un processo standardizzato a livello internazionale, seguendo le norme ISO 14040 e 14044, che ne definiscono le fasi metodologiche. L’analisi del ciclo di vita è fondamentale per l’etichetta del primo e del terzo tipo.

Lo standard di riferimento dell’etichetta del primo tipo

Le etichette ambientali del primo tipo sono multicriterio e volontarie, per cui è sempre il produttore che può decidere se aderire o meno. Lo standard internazionale di riferimento è ISO 14024 e richiede la verifica di un organismo di parte terza, pubblico o privato, di carattere nazionale, regionale o internazionale, ma indipendente dal produttore. Il certificatore controllerà che i criteri dello standard sono stati rispettati.

Le caratteristiche dell’etichetta del primo tipo

Prescrittiva

L’etichetta del primo tipo garantisce il rispetto di alcuni limiti soglia da parte del processo che ha generato il prodotto. Quindi se acquistiamo un prodotto con questo tipo di etichetta sapremo che per generarlo sono state rispettate delle prescrizioni, anche più stringenti di quelle normative.

I criteri ambientali sono predeterminati. Ad esempio, potrebbe essere imposto che per ottenere quel marchio non devono essere utilizzati più di una certa quantità di materiale non riciclabile.

Considerazione del ciclo di vita

Per ottenere l’etichetta è necessario analizzare gli impatti ambientali generati in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, poiché tutti i criteri ambientali derivano da analisi LCA e considerazioni scientifiche.

Criteri funzionali

Si devono garantire i livelli di performance, di salute e sicurezza del prodotto.

Revisione

I criteri ambientali devono essere riesaminati periodicamente.

Quali marchi rientrano in questa tipologia?

Esistono svariate etichette di questa tipologia, tra cui il Der Blaue Engel, un marchio tedesco soprattutto utilizzato per i prodotti ICT, e il White Swan, realizzato dai paesi scandinavi.


                      

Un marchio molto famoso di etichetta del primo tipo, che ti sarà capitato di incontrare, è l’Ecolabel, dell’Unione Europea rintracciabile in molti prodotti. Trovare questo simbolo significa che il prodotto è stato realizzato rispettando una serie di criteri ambientali stabiliti dal programma Ecolabel considerando tutto il ciclo di vita, e diversi a seconda della categoria del prodotto.

I criteri ambientali da rispettare possono riguardare ad esempio le emissioni in atmosfera, in acqua, l’uso di sostanze chimiche tossiche, il consumo energetico. A questi si aggiungono quelli relativi alle prestazioni dei prodotti e talvolta anche agli aspetti sociali.

È interessante sapere che il marchio di qualità ecologica Ecolabel non viene assegnato solo ai beni, ma può essere utilizzato anche per certificare i servizi. Esistono criteri ambientali stabiliti ad esempio per le pitture e le vernici, per i personal computer, per prodotti cosmetici, per mobili in legno e per quanto riguarda i servizi, esistono i criteri relativi alle attività ricettive e per i campeggi.


RIFERIMENTI E FONTI IMMAGINI

https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/certificazioni/ecolabel-ue

https://www.blauer-engel.de/en

https://www.nordic-ecolabel.org/



 

 





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